"Domenica 24 gennaio 1925, a La Thuile, con un ottimo tempo, si disputò la "COPPA LA THUILE", dono del Comm. Alfredo Ravasco. Il concorso consisteva in una gara combinata, fondo e salto.

Solo 4 erano le squadre iscritte,ma per il loro valore, ormai da tutti conosciuto, esse facevano prevedere una dura lotta..." 

A questa competizione, dai contorni epici, risalgono le prime notizie di una squadra composta da atleti di Pré Saint Didier, Alberto Chenoz, Francesco Chenoz, Bartolomeo Carrel, Damiano Carrel, Alfonso Perrod, uniti sotto lo stemma dello Sci Club Crammont, fondato nel 1924 dal rettore dell'Ospizio del Gran San Bernardo Don Plassier.

Al termine della singolare gara, questi atleti si piazzarono al 2° posto.

Bisogna arrivare al 1929 per trovare la prima vittoria a squadre, mentre è del 1930 la prima vittoria individuale, con Alberto Chenoz, che conquista la "COPPA GRAPPEIN" a Cogne. Sempre in quell'anno il primo successo di Alberto Jammaron, un nome che nelle classifiche dell'epoca ritornerà spesso. Jammaron, infatti, arrivò a vincere una medaglia di bronzo ai mondiali del 1939 a Zakopane in staffetta, un bronzo ai mondiali di Cortina e vinse anche i Campionati Italiani nel 1940.

Da allora, complice la guerra, si perdono le tracce del nostro sodalizio fino al 1963, anno in cui lo Sci Club Crammont venne ufficialmente iscritto alla FISI. Da quell'anno in avanti si alternarono alla presidenza della squadra di Pré Saint Didier Bruno Grange, Nello Ollier, Pietro Branche, Paolino Jocollé, Camillo Carrel, Giorgio Aglietta, Giovanni Marciandi, Roberto Rota e, infine, Ottavio Bieller.

Fu grazie a lui, in veste di giovane allenatore, se agli inizi degli anni '70 lo Sci Club iniziò ad assumere in maniera più netta la fisionomia che ancora oggi gli è propria. Grazie alla sua passione di tecnico e all'aiuto di alcuni genitori radunò intorno a se un gruppo di giovani di Pré Saint Didier, iniziando un percorso che prosegue ancora oggi, in continua crescita e con sempre più persone coinvolte. Infatti molti di quei ragazzi, e con loro quelli degli anni successivi, sono poi diventati maestri di sci, allenatori del club, portando avanti quella filosofia di famiglia e di coesione che contraddistingue da sempre il nostro sodalizio.